Una importante iniziativa privata volta alla conservazione e valorizzazione del patrimonio umano e storico dell'antico castello di Ripalta, segnalataci dall'avv. Stefano Cortiglioni.
Recentemente, l’abitato dell’antico castello di Ripalta – in attesa dell’adozione di interventi di bonifica e recupero della zona sottostante l’antica torre, della torre stessa, così come del vecchio lavatoio – è stato impreziosito da una significativa testimonianza del suo più recente passato, riconducibile alla vita rurale delle vecchie famiglie contadine locali.
Recentemente, l’abitato dell’antico castello di Ripalta – in attesa dell’adozione di interventi di bonifica e recupero della zona sottostante l’antica torre, della torre stessa, così come del vecchio lavatoio – è stato impreziosito da una significativa testimonianza del suo più recente passato, riconducibile alla vita rurale delle vecchie famiglie contadine locali.
L’iniziativa si deve all’avvocato Stefano Cortiglioni, frequentatore di Ripalta (assieme alla sua famiglia) da oltre quarant’anni, avendo una casa sita in prossimità della torre antica. Egli infatti ha fatto restaurare ed adibire a panca un’asse in quercia facente parte della mangiatoia della stalla che si trovava nell’abitazione dei coltivatori diretti Gilberto Ubaldi (detto “Garibaldi“) e della moglie Ziliana Burattini, scomparsi da alcuni anni, in via Castello, 2, nota per essere stata nel secondo dopoguerra sede provvisoria della scuola elementare multiclasse di Ripalta.
Una targhetta in plexiglass ricorda la provenienza della seduta della panca. |
Nella fotografia, accanto alla panca, i figli dei coniugi Ubaldi: Rino e Tonino. Terzo a destra, l'avvocato Stefano Cortiglioni. |
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