venerdì 10 agosto 2018

Alla riscoperta di Palazzo Tonelli

Nell'ultimo mese è stato finalmente riaperto il percorso di Via Cavour, lungo il tratto di mura castellane recentemente restaurate e consolidate, dopo i crolli occorsi nel 2012.
Il percorso rappresenta sicuramente uno dei più suggestivi dell'intero castello di Cartoceto, grazie anche al fantastico panorama che vi è possibile ammirare.



A dominare la lunga scalinata di Via Cavour è un palazzo, contraddistinto da uno splendido portale in pietra arenaria gialla: attualmente è noto come Palazzo Lorenzi, dal nome dell'ultima famiglia proprietaria, e così lo identifica il libro Cartoceto di Gianni Volpe.

In realtà, l'edificio ha una storia molto più antica, risalente ad almeno la prima metà del Settecento, e sarebbe forse più corretto, da un punto di vista storiografico, indicarlo come Palazzo Tonelli: era questa infatti la residenza dell'omonima famiglia di Cartoceto, il cui capostipite fu un certo Jacopo di Tonello, vissuto nel XVI secolo.

Tra i suoi membri illustri possiamo ricordare Antonio Tonelli (dottore in medicina all'Università di Bologna nel 1592), il figlio Jacopo (capitano delle milizie di Cartoceto, nel 1651 aggregato alla nobiltà fanese) ma soprattutto Pietro Tonelli, nato nel 1761, che fu Vice Capitano Generale del Contado di Fano e tra i protagonisti politici di Cartoceto durante gli sconvolgimenti dell'epoca napoleonica.


A supporto di questa identificazione, oltre al consultato catasto pontificio del 1818, abbiamo due importanti dettagli che ancora oggi possono essere notati in loco: innanzitutto, al di sopra del portale, troviamo una graziosa rappresentazione stilizzata, con tanto di corona, della lettera "T" dei Tonelli.


Altrettanto importante e doveroso d'attenzione è lo stemma in pietra ancora oggi murato e visibile sulla facciata del palazzo, alla destra di chi guarda verso il portale d'ingresso: pur consunto dal tempo, una comparazione araldica mi ha permesso di identificarlo senza ombra di dubbio come lo stemma originale della famiglia Tonelli:

"d'azzurro a due leoni d'oro, affrontati, linguati di rosso, tenenti insieme con le branche anteriori una rosa di rosso gambuta e fogliata di verde"


Esso rappresenta un unicum a Cartoceto, perché ad oggi non risultano essere sopravvissuti simili stemmi di altre famiglie storiche cartocetane, ossia quelli che un tempo ornavano probabilmente in modo simile molti dei palazzi notabili del castello. Una rarità che sottolinea l'importanza della riscoperta, valorizzazione e tutela di questo importante pezzo di storia del paese.

Un articolo, con maggiori dettagli ed indicazione delle fonti, verrà pubblicato nel prossimo numero dei Quaderni di Cartoceto.

La ricerca... continua!

Andrea Contenti

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